Chi fermerà la musica? – terza parte

Terza puntata. Quando si scoprono il thrash (con la acca) e i Queensrÿche, e i nuovi interessi coinvolgono anche la musica suonata, oltre a quella ascoltata.

Un biglietto per Tokyo via Trieste, per favore

L’ottimismo ci impone di credere che le Olimpiadi non avranno altri slittamenti e sabato 24 luglio il torneo femminile inizierà il percorso verso le medaglie. Il tabellone è però ancora in via di completamento con gli ultimi due posti da assegnare attraverso il torneo di qualificazione che si terrà alla Bruno Bianchi di Trieste a partire da domani.

Chi fermerà la musica? – seconda parte

La seconda puntata del mio percorso musicale: un ragazzino all’inizio degli anni Ottanta fra juke-box, radio private e riviste straniere.

Chi fermerà la musica? – prima parte

Stimolato da una discussione su un forum musicale, ho pensato di provare a ripercorrere il mio percorso musicale fin dalla tenera età. Ovviamente la cosa mi è sfuggita di mano, quindi la ho divisa in parti. Questa è la prima.

1989: Slayer a Milano

Ci sono giornate che fin dall’inizio ti fanno capire come andranno a finire. Ci sono giornate in cui ti senti come se qualcuno alle tue spalle stesse lanciando l’intero mazzo degli Imprevisti. Ci sono giornate di cui poi riderai con gli amici, ma che nel loro svolgersi paiono un film di Fantozzi.

Champions League: ricominciare, nonostante tutto

Chi si ferma è perduto, dice un vecchio proverbio. Buona parte dello sport mondiale ha dovuto letteralmente cancellare una stagione come se non ci fosse mai stata, come se gli incontri disputati fino a febbraio fossero stati derubricati a semplici amichevoli. Qualcuno ha avuto la forza, economica ma anche politica, di portare a termine le sue competizioni. Per altri non è rimasto che arrendersi e spegnere la luce. E se sei uno sport cosiddetto minore, di quelli che non richiamano interessi planetari, il rischio è di soffiare sulle candele senza sapere se avrai abbastanza fiammiferi per riaccenderle tutte.

[autopromozione] Tempi Dispari

Credo di potermi concedere un piccolo spazio autopromozionale. È uscito il primo EP dei Tempi Dispari, band nella quale ricopro indegnamente il ruolo di bassista. Contiene tre brani dalla storia differente.

L’Ultima Notte a Buenos Aires è un brano storico del nostro repertorio, la cui composizione risale addirittura agli anni ’90, ed era già presente in un demo del 2007 con un arrangiamento differente. L’attuale versione risulta un po’ meno jazzata e più rock della precedente.
Anima Leggera è stata scritta nel 2016 partendo dalla rielaborazione di una frase contenuta in una strumentale intitolata Random Ideas che faceva parte del repertorio del mio vecchio gruppo, gli Over And Out. Fra di noi lo definiamo il pezzo-Sanremo perché è quello in cui più abbiamo ricercato una melodia orecchiabile per il ritornello ed è privo di assoli (cosa che fa un po’ a pugni con la mia idea di musica, ma va bene così).
Mani è invece la nostra ultima creazione, e non è finora mai stata eseguita dal vivo. Fra i tre brani è l’unico che giustifica il nome del gruppo, visto che le battute in 4/4 sono davvero poche.

La registrazione è stata curata da Alfredo Vandresi, che non finirò mai di ringraziare per la disponibilità, la competenza, per i consigli dati e, soprattutto, per le cose dette senza giri di parole.

L’EP è disponibile per l’ascolto in streaming (e, se volete, per l’acquisto) sulla nostra pagina Bandcamp. Qui sotto trovate il link.

 

Sono momenti difficili per chi fa musica, come ben sapete. Di salire sui palchi non se ne parla, le esibizioni in streaming sono un contentino ma difficilmente creano e trasmettono il calore e l’energia che la musica live richiede. Ma siamo fiduciosi, prima o poi magari ci si vede in giro. Nel frattempo se i brani vi sono piaciuti, ma anche se non vi sono piaciuti, fatecelo sapere. Qui o sulla nostra pagina Facebook.

Buon ascolto!

Punta Sant’Anna

“Per spiegare che cos’è Punta Sant’Anna ad un ragazzino di quindici anni, che non ha mai visto giocare una partita in questa vasca, bisognerebbe prendere i libri di storia della pallanuoto: in questa piscina è nato il mito della Pro Recco, in questa piscina si sono disputate tante battaglie memorabili, è un pezzo di storia dello sport italiano” (Niccolò Figari)

Vi racconto una storia. Di sport, ma non solo.